CELLULE MESENCHIMALI STAMINALI

Le cellule mesenchimali staminali (MSC) sono cellule staminali adulte in grado di autorinnovarsi e differenziare. L’autorinnovamento (o self-renewal) è una capacità tale per cui la cellula staminale è in grado di conservare ad ogni divisione cellulare una copia di se stessa. Essa infatti quando si divide in due cellule figlie è in grado di compiere una divisione asimmetrica nella quale una delle due cellule figlie sarà identica alla madre, mentre l’altra potrà seguire il percorso differenziativo. La differenziazione è un processo importante tale per cui le cellule diventano specializzate in una determinata funzione. Le MSC derivano dal tessuto embrionale mesodermico, quello che durante lo sviluppo del bambino porta alla formazione di ossa, muscoli, cartilagine, tendini, grasso e anche delle cellule della linea ematopoietica. Ne consegue che la capacità differenziativa di una MSC è elevata ed è definita in tal senso “multipotente”. Le MSC, se attivate, sono inoltre in grado di esercitare un effetto paracrino con secrezione di fattori di crescita, in grado di stimolare la rigenerazione tissutale, e altri fattori come citochine anti-infiammatorie, in grado di modulare il microambiente circostante.

Le prime evidenze validanti l’esistenza di una popolazione staminale mesenchimale risalgono al 1970. Friedstein mise in coltura campioni di midollo osseo e dopo 4 ore allontanò le cellule non aderenti. Si erano formati piccoli foci di cellule aderenti composti da 3-4 cellule; queste cellule erano dormienti per circa 4 giorni e poi cominciavano a proliferare. Dopo alcuni passaggi in coltura queste cellule tendevano a diventare più omogenee e dalla forma affusolata.

Oggi si sa che le MSC nel midollo osseo sono una popolazione molto rara e rappresentano una cellula su 10’000 / 100’000 cellule nucleate. Per via dei vincoli normativi sull’utilizzo delle cellule embrionali staminali, la ricerca si è concentrata molto sull’individuazione di fonti alternative per le cellule staminali e si è scoperto che altri tessuti contengono le MSC, le quali sono sicuramente i migliori candidati per essere utilizzate nella pratica clinica, in quanto cellule adulte utilizzabili in modo autologo (ovvero, prelevate da un paziente e utilizzate sul paziente stesso). Il tessuto adiposo, di recente, si è dimostrato un’ottima fonte di MSC in quanto è un tessuto molto accessibile ed è estremamente ricco in frequenza di MSC.