Sonnolenza e stanchezza? Scopri da cosa può dipendere

Sonnolenza e stanchezza? Scopri da cosa può dipendere

La sonnolenza diurna viene spesso giustificata con stanchezza, stress, spossatezza. In realtà, avere sonno fin dal mattino è uno dei sintomi più evidenti di un sonno disturbato. Tra le principali cause, russare e le apnee ostruttive nel sonno, un disturbo respiratorio che può mettere a rischio salute, concentrazione e attenzione al lavoro. La polisonnografia permette di diagnosticarle e iniziare a risolvere il problema fin dalla radice.

Il riposo notturno è importante perché permette al corpo di rigenerarsi. Dormire bene infatti significa ripartire alla mattina “rigenerati”. Tuttavia, alcuni disturbi respiratori, come russare o le apnee ostruttive nel sonno (OSAS), possono compromettere questo processo, causando sonnolenza diurna, stanchezza, perdita di concentrazione e attenzione. Chi ne soffre, spesso, non riesce a evitare di addormentarsi guardando la Tv, leggendo un libro, al lavoro, dopo pranzo e persino in compagnia di amici o, più pericoloso, alla guida.

Eccessiva sonnolenza diurna? Ecco da dove iniziare

Sottovalutare sonnolenza e stanchezza durante il giorno, infatti, può aumentare il rischio di incidenti sul lavoro, alla guida, ma anche mettere a rischio le proprie performance sul lavoro e la salute in generale. Se le apnee ostruttive raggiungono un livello importante, il livello di ossigenazione del sangue, durante la notte, si abbassa riducendo la saturazione di ossigeno e aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, incluso l’ictus. In caso di eccessiva sonnolenza e stanchezza diurna, gli esperti consigliano di rivolgersi al medico e sottoporsi a indagini diagnostiche per valutare il problema, soprattutto se si manifestano altri sintomi come cefalea al mattino, bocca secca al risveglio, umore mutevole, difficoltà di concentrazione e di memoria. Una volta verificata la presenza di questi sintomi che indicano una potenziale presenza di apnee ostruttive nel sonno, la diagnosi inizia con la polisonnografia, un esame che permette il monitoraggio cardio-respiratorio del sonno per rilevare apnee e ipopnee, oltre a stabilire l’entità del problema, da lieve, moderato o severo, e definire il trattamento di cura.

OSAS, perché è pericolosa?

La presenza di apnee notturne dà il nome alla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, una malattia spesso sottostimata e sottodiagnosticata perchè le persone tendono a sottovalutare l’eccessiva sonnolenza diurna, che ne è il sintomo più evidente. Solo in Italia, infatti, sono ben 4 milioni e quattrocentomila le persone che soffrono di OSAS. La sindrome colpisce a qualsiasi età, sia uomini che donne, e costituisce un serio rischio per la salute. Esiste ormai una vasta letteratura che messo in relazione apnee nel sonno e aumentato rischio di incidenti stradali, per esempio. L’eccessiva sonnolenza diurna, infatti, può verificarsi senza preavviso, come fosse un vero e proprio colpo di sonno. Si stima che gli incidenti alla guida causati da OSAS siano il 22% della casistica totale. La sonnolenza provoca un deficit neurocognitivo che può influenzare la prontezza al volante, esponendo così al rischio di un incidente stradale.

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